Capitolo 1: RankBrain e i segnali di esperienza dell’utente
L’anno scorso Google ha annunciato che Rankbrain è stato e sarà il suo terzo fattore di ranking più importante per il seo 2018: nei pochi mesi da cui è stato messo in funzione, Rankbrain è diventato il terzo più importante “segnale di contributo al risultato di una ricerca”. E come Google perfeziona il suo algoritmo, Rankbrain diventerà anche più importante nel 2018.
Index
- Capitolo 1: RankBrain e i segnali di esperienza dell’utente
- Capitolo 2: Diventa un CTR Jedi
- Capitolo 3: Il contenuto vince
- Capitolo 4: Preparati per l’indice Mobile first
- Capitolo 5: Dacci dentro con i video (oppure verrai lasciato indietro)
- Capitolo 6: fai attenzione alla ricerca vocale
- Capitolo 7: non dimenticarti che i link e i contenuti sono la chiave
La domanda è questa:
Cos’è Rankbrain esattamente? e come puoi ottimizzare il tuo sito?
Rankbrain è dotato di un sistema di apprendimento che aiuta Google con l’intelligenza artificiale a migliorare i suoi risultati di ricerca.
Questo potrebbe sembrare complicato ma non lo è.
Rankbrain misura semplicemente come l’utente interagisce con i risultati di ricerca e li posiziona di conseguenza.
Ad esempio diciamo che cerchi cold brew coffe su Google.
Il quarto risultato sembra molto interessante, quinidi ci clicchi subito sopra.
E ti ritrovi il miglior articolo sul caffè e divori ogni parola.
Rankbrain ne prenderà nota e alzerà la posizione del quarto risultato.
D’altra parte, diciamo che tu faccia la stessa ricerca ma questa volta clicchi sul risultato numero 1 senza nemmeno guardare.
Ma il contenuto è terribile. Quindi esci subito dalla pagina dopo qualche secondo. E clicchi sul quarto risultato per trovare qualcosa sul caffè che ti va veramente di leggere.
Rankbrain noterà anche questo. E se abbastanza persone lasciano subito quella pagina, Google lo sposterà dal primo posto.
Come puoi vedere, Rankbrain si concentra su due cose:
- Quanto tempo una persona passa sulla pagina (tempo di permanenza)
- La percentuale di persone che cliccano sul risultato (rate di click)
Parlo di questo.
SEO 2018 la guida definitiva RankBrain e tempo di permanenza
Rankbrain fa molta attenzione al tempo di permanenza. Infatti il capo di Goolge Brain in Canada ha recentemente confermato che Google usa il tempo di permanenza come segnale di ranking. Ha detto che Rankbrain misura quando:
“qualcuno clicca su una pagina e quanto ci rimane.”
Una ricerca di mercato fatta da Searchmetrics supporta questa affermazione. Hanno trovato che il tempo di permanenza per un risultato di google della top 10 è 3 minuti e 10 secondi.
Se hai passato del tempo su Google analytics, saprai che un tempo di permanenza di 3 o più minuti è molto buono.
E quindi non è una coincidenza che la pagina con più tempo di permanenza si posizioni più in alto, Rankbrain fa salire quelle pagine proprio per quella ragione.
Questo ha senso se ci pensi:
Se spendi molto tempo su una pagina, probabilmente ti piace il suo contenuto.
E se molte persone la pensano allo stesso modo, Goolge farà salire quel contenuto e lo renderà più facile da trovare.
Capitolo 2: Diventa un CTR Jedi
Se vuoi diventare un maestro del SEO devi imparare il CTR.
Si per RankBrain.
ma anche per:
e:
E il più pericoloso di tutti:
Una ricerca di mercato ha trovato che l’organico del CTR è giù del 37% dal 2015.
E non è un segreto perchè Google ha sfollato l’organico dei risultati di ricerca con box di risposta, pubblicità, le persone cercano anche ed altri.
Quindi per uscire fuori dalla masssa il tuo risultato deve gridare “cliccami!” o verrà ignorato.
Capitolo 3: Il contenuto vince
In passato Google analizzava la tua pagina per vedere quante volte usavi una specifica keyword.
In altre parole, si concentravano al 100% sul contenuto della tua pagina. Quindi lo spider di Google visitava la tua pagina per controllare se la tua parola chiave compariva in:
- Titolo
- URL
- Testo ALT dell’immagine
- tag di descrizione
- H1 tag
Per essere precisi controllano ancora quelle cose. Ma oggi Google è molto più intelligente.
Quindi invece di misurare il contenuto si concentrano sul contesto.
Cosa voglio dire?
lI lavoro di Google è di mostrare all’utente il miglior contenuto. E in molti casi il miglior contenuto non è un contenuto pieno zeppo di keyword ma invece la migliore pagina che copre approfonditamente un argomento.
Come scrivere articoli approfonditi
Quindi come fai a scrivere articoli approfonditi?
Per prima cosa pubblica del contenuto che ha almeno 2000 parole. In questo modo puoi coprire
tutto quello che una persona che cerca su Google ha bisogno di trovare sull’argomento.
Il mio studio sui fattori di ranking ha trovato che un contenuto più lungo supera un articolo più corto su google.
Ti suggerisco di leggere anche il seguente articolo: seo copywriting: 8 segreti
Aggiungi keyword LSI al tuo contenuto
Una volta che hai finito il tuo mostro da 2000 parole devi aggiungerci keyword LSI.
Le keyword LSI sono parole e frasi associate con la tua pagina.
Ad esempio diciamo che hai pubblicato un articolo sulla dieta Paleolitica
Le keyword LSI saranno ad esempio:
- nutrizione
- uomo delle caverne
- grano
- perdita di peso
- ricette
E quando Google guarda queste chiavi LSI sulla tua pagina pensa “magnifico! questa pagina parla molto bene dell’argomento.”
per prima cosa per trovare le keyword LSI puoi usare un semplice tool che si chiama LSI Graph
Metti la keyword ed il tool ti mostra tutte le keyword LSI associate con la parola
Aggiungi una di queste al tuo contenuto
Inoltre puoi usare il buon vecchio google e cercare la tua keyword. Poi controlloa la sezione ricerche correlate a in fondo ai risultati.
le parole in grassetto sono LSI keywords.
Per ultima cosa puoi usare Goolge keywod planner per le dee sulle keyword LSI ed ecco come:
Metti la tua keyword su Google Keyword Planner e clicca “Get Ideas”.
Poi controlla i risultato molti di quelli sono LSI keywords.
Poi metti le keyword LSI che hai trovato un po dappertutto sul tuo contenuto.
Capitolo 4: Preparati per l’indice Mobile first
L’anno scorso Google ha annunciato che si sposteranno su un indice Mobile first.
In altre parole, Google conisdererà la versione mobile del tuo sito come la versione reale. E questo succederà anche se qualcuno cerca da desktop.
Questa mossa ha senso. Al giorno d’oggi, il 60% delle ricerche di google vengono fatte con il telefono. E questo numero salirà nel futuro.
Anche se questo indice non è ancora live, sta arrivando e per questo vi consiglio di prepararvi.
Come prepararsi per l’indice Mobile-first: 2 semplici passi
1 Il tuo contenuto deve essere visibile sia su mobile che su desktop
Qualche volta le persone nascondono il loro contenuto sulla versione mobile ecco un esempio:
Questo sarà un grande problema quando google inizierà a usare l’indice Mobile first.
Una volta che google lo metterà la versione mobile del sito sarà la vera versione e il contenuto nascosto sarà completamente ignorato da Google.
E per questo che dovrai mostare il 100% del contenuto della tua versione desktop anche su mobile
2 rendi il contenuto utilizzabile anche su mobile
Vedo molti siti che tecnicamente possono funzionare su mobile, ma sono molo difficili da usare in realtà. Come ho già detto Google va a vedere quanto l’utente interagisce con il sito, e se il tuo sito è difficile da usare su mobile, torneranno sicuramente indietro. Quindi come fai a sapere se il tuo sito sia mobile friendly. Utilizza mobile friendly test tool di google. Metti l’URL del sito e il tool ti farà sapere se il tuo sito è user friendly.
Capitolo 5: Dacci dentro con i video (oppure verrai lasciato indietro)
I video online stanno esplodendo al momento.
Infatti secondo Cisco, i video online comprenderanno l’80% di tutto il traffico online entro il 2021
E quei numeri potrebbero comunque non saziare la richiesta del mondo di video.
Anche se ci sono sempre più video in giro, Hubspot ha stabilito che il 43% delle persone vogliono vedere più contenuti video.
In breve:
Se non stai creando contenuto video, non esisti. Ecco come utilizzare i benefici SEO dei video nel 2018:
Utilizza YouTube
YouTube è già il secondo motore di ricerca al mindo.
E come ogni piattaforma video online sta crescendo velocemente (L’Huffington Post ha riportato che il tempo speso su youtube è aumentato del 60% a confronto con l’anno scorso).
In breve, sempre più persone cercano cose su youtube… e quindi mettono da parte Google allo stesso tempo.
Se vuoi ottenere più traffico dal SEO nel 2018, ti raccomando di creare e ottimizzare contenuto specificamente per Youtube.
E’ un motore di ricerca troppo grande per essere ignorato.
La parte migliore? la maggiorparte degli amministratori di siti web sono troppo pigri per fare video. Quindi è facile che le persone vedano i tuoi video (se sai cosa stai facendo).
(come ti potrai aspettare, una buona parte di quelle views si trasformano in visitatori per il sito e quinidi clienti).
La cosa si fa anche migliore: quando pubblichi video youtube ottimizzati per il SEO, ottieni anche più spazio su Google.
Perchè? bè perchè il 55 % di tutti i risultati google contengono almeno uno di quei video.
E quasi tutti quei video sono di youtube.
E considerando che Google possiede Youtube, ti puoi aspettare anche più video di Youtube nei risultati di ricerca nel 2018.
Infatti Google ha iniziato a unire i risultati di youtube in google ricerca immagini:
Contenuti video nei tuoi blog di testo
Se le persone vogliono vedere i video, perchè non darglieli?
E’ per questo che raccomando di mettere contenuti video nei post. Nella mia esperienza, questo può darti un grande aumento di tempo di permanenza.
Capitolo 6: fai attenzione alla ricerca vocale
- 40% degli adulti fa almeno una ricerca vocale al giorno
- le ricerche vocali su Google sono aumentate del 35% dal 2008
- 20% delle ricerche sul telefono sono ricerche vocali
Sapendo questo i SEO intelligenti stanno inziando a ottimizzare il loro contenuto per le ricerche vocali.
Come ottimizzarsi per la ricerca vocale
La ricerca vocale è ancora agli inizi.
Ma ci sono alcune cose che sappiamo su come funziona la ricerca vocale e come ottimizzarci.
1 il tuo contenuto deve essere in prima pagina, molto ovvio ma è giusto da ricordare.
2 il tuo contenuto deve aparire in uno snippet sponsorizzato.
L’algoritmo di Google ha messo insieme uno snippet conveniente.
La ricerca vocale di google, sopratutto google home tende a arrivare allo snippet sponsorizzato.
Per finire includi una domanda e una ricerca
La maggior parte delle ricerche vocali sono basate sulle domande (“come faccio una flessione?” chi appariva in Shawshank Redenmption”?).
Quando succede, Google prende una pagina che contiene la domanda e anche la risposta.
Quando vado nella pagina, vedo che il contenuto include la mia domanda e una risposta corta:
Proprio ciò che l’algoritmo di google vuole vedere.
Capitolo 7: non dimenticarti che i link e i contenuti sono la chiave
Il SEO riguarda i contenuti e i links.
Senza buoni conteuti, non otterrai mai link.
Senza link non raggiungerai la prima pagina di google.
E se non sei nella prima pagina di Goolge, Rankbrain, la ricerca vocale l’algoritmo mobile first non importano. Hanno importanza solo se hai già buoni contenuti.
Google ha recentemente detto che i contenuti e i link sono il loro pimo e secondo fattore di ranking:
In breve i contenuti e i link saranno ancora il fondamento del SEO in 2018.
E una volta che hai buoni contenuti, è tempo di ottimizzare il tuo sito per le nuove tendenze SEO di cui ho parlato in questa guida.
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